La Liguria è davvero generosa. Non si limita a mostrarsi nella sua veste più celebre fatta di spiagge, borghi marinari e profumi stupendi. Questa regione ha l’abitudine di sorprendere chiunque la osservi con un minimo di attenzione, soprattutto quando l’estate lascia spazio all’autunno.
È il momento in cui le giornate si accorciano, la luce diventa più morbida e il paesaggio si trasforma in un mosaico di una bellezza che difficilmente può essere descritta. Qui, tra crinali e vallate che scendono fino al mare, l’autunno è un’occasione per guardare la Liguria da una prospettiva nuova, meno affollata e molto più vera.
È sufficiente una passeggiata domenicale o un piccolo spostamento dall’abitato per imbattersi in scenari che sembrano cambiati da un giorno all’altro. La varietà geografica – che alterna boschi montani, uliveti terrazzati e vigneti affacciati sulla costa – regala combinazioni di colori e atmosfere che difficilmente si incontrano altrove in Italia. È come se la regione ti invitasse a rallentare e a cogliere dettagli che nella frenesia estiva passano inosservati: il silenzio di un sentiero, l’odore delle castagne arrostite, la luce che filtra tra gli alberi. E proprio da qui parte un viaggio che merita di essere scoperto passo dopo passo in Liguria con il foliage tipico di settembre.
Dove vedere il foliage in Liguria
Se ti domandi dove vedere il foliage in Liguria, la risposta non può essere una sola: la varietà del territorio offre un ventaglio di esperienze molto diverse tra loro. Nell’entroterra genovese, ad esempio, i boschi del Parco dell’Aveto e la Val Trebbia si tingono di giallo e rosso, trasformando castagneti e faggete in scenari che non hanno nulla da invidiare a quelli alpini. Spostandoti verso ponente, il Parco del Beigua – Geoparco UNESCO – alterna foreste compatte a scorci che si aprono sul mare, un contrasto che in autunno acquista un fascino tutto particolare.
Se preferisci restare vicino alla costa, anche le Cinque Terre riservano sorprese: non sono solo vigneti terrazzati affacciati sull’acqua, ma colline che in ottobre si accendono di gialli e rossi intensi. Nel Ponente, invece, le vallate dell’Imperiese custodiscono faggete e castagneti che in questa stagione diventano un rifugio perfetto per camminatori curiosi e fotografi in cerca di ispirazione. A rendere tutto più speciale c’è il fatto che questi luoghi, pur facilmente raggiungibili, non hanno la ressa tipica delle località autunnali più note: l’atmosfera resta raccolta e ti permette di vivere il paesaggio con calma, senza la fretta dei circuiti turistici.
Periodo migliore per vedere il foliage in Liguria
La regione ha un microclima molto vario: i boschi dell’entroterra iniziano a tingersi già a metà ottobre, mentre lungo la costa il cambio di colore arriva più tardi, spesso a cavallo tra fine ottobre e i primi giorni di novembre. Questo significa che hai a disposizione diverse settimane per organizzare una passeggiata e trovare l’atmosfera giusta.
Un altro aspetto da considerare è l’altitudine: più sali, più l’autunno arriva in anticipo. Nel Parco dell’Aveto, a mille metri, le faggete sono già dorate quando in riviera gli ulivi e le vigne conservano ancora il verde brillante. Nei parchi costieri, invece, il fenomeno può protrarsi fino a metà novembre, complice la mitezza del clima marino. Questo allunga la stagione delle escursioni e rende possibile ammirare i colori autunnali senza dover per forza concentrare tutto in pochi giorni.
Un consiglio pratico? Tenere d’occhio i siti ufficiali degli enti parco e dei comuni: molti aggiornano settimanalmente con foto e indicazioni sullo stato del bosco. Così puoi scegliere il momento migliore per uscire, evitando giornate grigie o troppo piovose che rischierebbero di smorzare l’incanto.
I migliori trekking da fare nei colori autunnali in Liguria
Se vuoi vivere al meglio il foliage in Liguria, il modo più diretto è infilare gli scarponi e seguire uno dei tanti sentieri che in autunno diventano autentici corridoi di colori. Tra i percorsi più accessibili c’è quello che porta al Lago delle Lame, nel Parco dell’Aveto: un anello breve e adatto a tutti, che si snoda tra faggete secolari e specchi d’acqua che riflettono le sfumature dorate della stagione. Ideale per una gita rilassante, magari con bambini al seguito.
Un gradino sopra per impegno c’è l’Anello della Badia di Tiglieto, nel Parco del Beigua. Qui il tracciato attraversa boschi di castagni e faggi, alternando tratti pianeggianti a leggere salite. È il genere di camminata che puoi affrontare senza fretta, concedendoti pause panoramiche che spaziano fino al mare nelle giornate limpide.
Per chi cerca qualcosa di più dinamico, la salita al Monte Antola è un classico. Il dislivello è moderato ma richiede un minimo di allenamento, ripagando con viste che abbracciano l’Appennino e, nelle giornate più terse, le Alpi. Infine, se hai gambe allenate, il Monte Saccarello – la vetta più alta della Liguria – offre un’esperienza più tecnica. Le faggete d’alta quota si accendono di tonalità intense e il panorama spazia dalle cime piemontesi e francesi fino al blu del Mar Ligure.
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