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Quanto ci costa dormire poco?

Riposiamo troppo poco e questo logora la nostra salute e la nostra felicità. Ma il sonno perso quanto ci costa davvero? Dormire bene dovrebbe essere una priorità per tutti. Per leggere l'articolo fai Login o registrati al sito.
di Joanna Fuertes
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Il sonno, la migliore cura

il sonno, la migliore cura
Getty Images
Fuori inizia ad albeggiare e la mente corre già al lavoro, a quello che devi fare o che non hai fatto. Durante il giorno ti senti a pezzi: ti sembra di stare insieme a fatica e che potresti crollare da un momento all’altro. Invidi i bambini e i gatti che dormono placidamente senza nessun impegno, mentre tu cerchi di stare sveglio trangugiando l’ennesimo caffè. Eppure arrivato a sera non riesci ad andare a dormire: è l’una di notte e ancora stai guardando la tua serie TV preferita, episodio dopo episodio. Ancora uno e poi basta… Due terzi degli adulti nei Paesi sviluppati dormono meno delle otto ore consigliate per notte. Ma anche se globalmente c’è un aumento dei disordini legati al sonno, come l’insonnia e l’apnea notturna, il problema è più sociale che medico. Anche chi dorme bene non dorme abbastanza. In Giappone, dove questa epidemia ha toccato l’apice, il tempo medio che gli adulti passano a dormire è di 6 ore e 22 minuti. In giapponese ci sono persino le parole per indicare l’atto di addormentarsi in pubblico (inemuri) e di morire per esaurimento da troppo lavoro (karōshi). Ma in Europa non siamo messi tanto meglio, con 6 ore e 48 minuti di sonno in media per notte. Nel 1942 uno studio ha scoperto che meno dell’8% degli inglesi dormivano in media meno di 6 ore. Oggi questa percentuale è salita al 50%. Il neuroscienziato Matthew Walker è il direttore del Center for Human Sleep Science all’università della California, Berkeley. È anche l’autore di Why We Sleep, un saggio che Walker descrive come un “manifesto della scienza del sonno”. Il libro tratta, spesso sbugiardandole, tante teorie sul sonno e collega “l’erosione del sonno nei Paesi sviluppati” con quasi ogni grande malattia moderna, dal cancro al diabete passando per le malattie cardiache e l’Alzheimer. “Penso che il sonno sia l’anello mancante nel puzzle della salute”, dice Walker. “Le persone spesso e volentieri non si accorgono di quanto sia un elemento critico quando si tratta di combattere le malattie. Succede anche per colpa dei medici: la scienza non hai mai parlato veramente chiaro a riguardo.” Il legame tra poco sonno e malattie non è casuale. Secondo uno studio gli adulti sopra i 45 anni che dormono meno di 6 ore per notte hanno il 200% di probabilità in più di avere un attacco di cuore o un infarto nella loro vita rispetto a chi dorme 7 o 8 ore. Il sonno profondo inoltre aiuta il cervello a liberarsi dei depositi nocivi che possono portare alla degenerazione cognitiva. Se non bastasse, l’anno scorso uno studio pubblicato su Neurology ha collegato il sonno privo di sogni alla demenza.
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