La malattia di Raynaud è un disturbo molto comune che riguarda tantissime persone, soprattutto i runner che si allenano all’aperto anche quando fa molto freddo. Nota anche come sindrome o fenomeno di Raynaud, consiste nel restringimento dei vasi sanguigni delle dita delle mani o dei piedi come risposta a temperature molto basse o a stress psicofisico.
Le estremità di mani e piedi diventano bianche o blu, si ha una sensazione di intorpidimento o formicolio: la ragione è dovuta proprio alla contrazione dei vasi sanguigni, appunto, che hanno come conseguenza dolori e fastidi localizzati.
La malattia di Raynaud è un meccanismo di difesa del nostro corpo, messo in atto per preservare l’ossigeno sotto stress e per consentire il flusso corretto del sangue verso gli organi vitali. Ci sono, però, casi in cui questo disturbo può rivelarsi invalidante ed è lì che toccherebbe consultare un medico per comprendere i rischi potenziali e le conseguenze a lungo termine di una problematica di questo tipo.
Malattia di Raynaud e influenza del freddo sulla corsa
Per una persona che corre più o meno agonisticamente, la malattia di Raynaud è in realtà molto più comune di quello che si può pensare. Quando corriamo mettiamo sotto sforzo il nostro corpo in condizioni normali, con un clima mite e un ritmo sostenuto ma non esagerato. Se corriamo, però, spingendo al nostro massimo e in condizioni meteorologiche difficili (come ad esempio quando fa molto freddo), è inevitabile che il nostro corpo percepisca questo stress in modo anomalo e corra in qualche modo ai ripari. Ecco perché la sindrome di Raynaud è un meccanismo di difesa.
I sintomi di chi riscontra questa problematica sul proprio corpo, magari durante la corsa outdoor in inverno, sono solitamente intorpidimento, formicolio, rigidità e cambiamento di colore delle parti del corpo coinvolte. Quando c’è una riduzione della circolazione sanguigna, il colore delle dita può essere bianco o blu; se c’è un aumento successivo, però, le dita diventano rosse. In alcuni casi, nella fase più acuta del disturbo, è possibile sperimentare dolori e fastidi diffusi e la pelle può addirittura spaccarsi. Sono sintomi, questi, molto diffusi in tantissime altre patologie: di conseguenza, diagnosticare la malattia di Raynaud potrebbe non essere facile. Affidarsi a un reumatologo o a un chirurgo vascolare potrebbe essere una buona soluzione di partenza, però, per fare chiarezza sulla propria condizione.
Pur essendo difficile da diagnosticare, la sindrome di Raynaud è piuttosto comune e colpisce il 15% delle donne, probabilmente per una questione legata agli ormoni femminili. In generale, però, tende a coinvolgere maggiormente persone che assumono farmaci vasocostrittori, che consumano molta caffeina o tabacco o che soffrono di disturbi e malattie come lupus, ipotiroidismo, artrite reumatoide.
Come si cura la malattia di Raynaud?
Un modo per prevenire una crisi dovuta alla malattia di Raynaud è quella di provare, per quanto possibile, a ridurre le fonti di stress psicofisico. Se da un lato, quindi, può risultare complicato mantenere la calma nei momenti di tensione della propria vita (specialmente se siamo persone particolarmente ansiose), da un certo punto di vista può essere importante gestire i momenti di pausa dall’allenamento intensivo.
Allenarsi con una certa frequenza può essere necessario se siete runner professionisti, ma se il vostro allenamento è nella media il consiglio è sempre quello di alternare i giorni di riposo a quelli di stress. La sindrome di Raynaud non è particolarmente invasiva e nella maggior parte dei casi i sintomi svaniscono nel giro di poche ore: se per qualche ragione, però, dovessero persistere, il consiglio è di consultare un medico che possa aiutarvi a individuare eventuali comorbidità da tenere sotto controllo.
In linea di massima, tuttavia, si può ridurre il rischio di congelamento alle mani e ai piedi proteggendosi nel modo giusto durante gli allenamenti. Provate ad alternare gli allenamenti in palestra e sul tapis roulant con quelli outdoor e se volete allenarvi in esterna durante le stagioni più fredde assicuratevi di essere protetti a dovere, magari indossando abbigliamento tecnico isolante e caldo durante la corsa.