Brava Marta Zenoni. Brava perché l’atletica italiana ha recuperato la “ragazzina dei miracoli” (4 primati nazionali tra under 16 e under 18) che sembrava perduta; brava perché con il 4’03”59 corso in Lussemburgo nei 1500 indoor, ha migliorato un record che durava da quasi 43 anni: il 4’04”01 corso a Milano da Gabriella Dorio il 7 marzo del lontano 1982.

Sicuramente uno dei primati italiani più longevi, ma non il più antico. Quali sono gli “highlander” tra i primati dell’atletica italiana?

I primati italiani più longevi: ecco la situazione al maschile

Grazie ai risultati delle ultime stagioni, i record italiani maschili ha avuto una notevole rinfrescata. Limitandoci alle gare olimpiche (staffette comprese) e il miglio, negli ultimi 5 anni sono stati migliorati 15 record su 24. Eppure ci sono ancora eredità dal secolo passato.

Il record italiano più datato è quello degli 800 metri, targato 1973. Se nulla succederà prima del prossimo 27 giugno, festeggeremo i suo 52 anni! L’1’43”7 manuale registrato da Marcello Fiasconaro è ormai diventato una maledizione per i mezzofondisti veloci. Quasi pareggiato da Andrea Longo nel 2000 (1’43”74), avvicinato l’anno scorso da Catalin Tecuceanu (1’43”75), sfiorato da talenti incredibili come Donato Sabia (1’43”88 nel 1984), Marcello Benvenuti (1’43”92 nel 1992) e Giuseppe D’Urso (1’43”95 nel 1996). Un tempo che sembra stregato, destinato a durare in eterno e a farsi beffa di chi provi a superarlo.

È datato 1979 (45 anni fa) lo storico primato di Pietro Mennea dei 200 metri (19”72) di Città del Messico, che sembra dormire sonni tranquilli (è ancora record europeo). Risale al 1987 (37 anni fa) il tempo del titolo mondiale nei 3000 siepi di Francesco Panetta: 8’08”87. Il record sul miglio è del 1992, con Gennaro Di Napoli che correva in 3’51”96.

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Se non fosse per Leonardo Fabbri, i lanci sarebbero fermi al vecchio millennio: 1989 per il disco di Marco Martino (67.62), 1997 per il martello di Enrico Sgrulletti (81.64), 1999 per il giavellotto di Carlo Sonego (84.60). A livello indoor, che ora dovremmo chiamare “short track”, è del 1998 il record dei 400 metri: 45”99 di Ashraf Saber.

I primati italiani più longevi: anche tra le donne c'è fermento

Anche la situazione femminile è in via di miglioramento. Negli ultimi 5 anni sono si sono riscritti 13 record su 24. Nonostante i miglioramenti portati da Sintayehu Vissa e da Marta Zenoni nei 1500, Gabriella Dorio è ancora ben presente nell’all time italiana. L’oro di Los Angeles ’84 detiene i primati degli 800 metri (1’57”66) e del miglio (4’23”29). Entrambi sono datati 1980, corsi a distanza di un mese tra luglio e agosto: questa estate potranno compiere 45 anni. Visto il fermento del mezzofondo italiano però, è possibile che possano fermarsi a 44 anni.

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Dal secolo scorso arriva anche il primato del salto in lungo: 7.11 realizzato da Fiona May nel 1998. Al momento fanno 26 anni. Si avvia a festeggiare i 25 anni di età il record del giavellotto di Claudia Coslovich, che nel giugno del 2000 arrivò a 65.30 metri. Primato che sembra destinato a durare ancora a lungo. Per le gare su pista corta, anche qui vincono per anzianità i 400 metri. Virna De Angelis, moglie di Stefano Baldini, il 10 marzo del 1996 corse in 52”17. Sono 28 anni già compiuti, ma questo potrebbe essere il suo ultimo inverno.