Squalificato per "eccesso di gioia" alla fine di una gara. Ed è pure recidivo il giovane atleta liceale americano accusato dai giudici di gara di aver tenuto una condotta antisportiva. La sua colpa è stata quella di aver festeggiato la sua larga vittoria, con anticipo rispetto alla linea del traguardo. Il caso è esploso il 26 maggio nelle gare dei campionati studenteschi dove il giovane atleta aveva dominato la frazione finale della staffetta 4x200m.
Negli ultimi 50 metri l’atleta era nettamente in testa ed ha alzato il braccio agitandolo vistosamente in segno di vittoria. Un comportamento che i giudici hanno giudicato antisportivo nei confronti dei suoi avversari. Ciò gli è costato la squalifica con pesanti conseguenze anche per5 la sua scuola.
Ciò che colpisce è che la stessa sceneggiata si era consumato anche nel mese di febbraio, quando aveva dominato la gara indoor sui 300 metri che si era tenuta in Maryland. I suoi eccessi, anche in quel caso, gli erano costati la vittoria, ma soprattutto una squalifica per 4 mesi dalla quale era appena rientrato.
Per l’atleta del Maryland si tratta di un doppio caso di "taunting", ossia un comportamento antisportivo consumato contro un individuo o la scuola e punito secondo il regolamento della National Federation of State High School Associations (NFHS).